martedì 28 maggio 2013

EdS - Prima Prova: Prospettiva

Abbiamo visto nei precedenti articoli come impostare le tavole, come schematizzare alcuni aspetti del progetto e quali elementi inserire in piante, prospetti e sezioni, ma è fondamentale suggerire agli esaminatori una visione tridimensionale del progetto già nella prima tavola

La prospettiva, probabilmente, è la parte che spaventa di più i 'nuovi architetti' ovvero coloro che sono maestri nella modellazione 3d ma non hanno preso più la matita in mano dall'ultimo esame di disegno. Mettiamo subito in chiaro che non dovremmo disegnare una vera e propria prospettiva ma piuttosto un schizzo prospettico, mettendo da parte la classica e capziosa costruzione tecnica a favore di una rappresentazione sicuramente meno precisa ma altrettanto veloce. Dunque, la prima cosa da fare,libro di disegno alla mano, è ripassare le regole fondamentali e poi, come al solito, provare e riprovare a rappresentare il vostro progetto con la prospettiva.

Se avete ancora l'impressione che ci sia qualcosa che non torna, ecco qualche suggerimento per la vostra prospettiva.


Scegliete una vista 'scenografica'. Mettere in primo piano la parete cieca dell'edificio equivale a fare autogol; al contrario vanno bene i portici al centro delle prospettive centrali, i volumi aggettanti o le aperture ripetute ritmicamente nei prospetti lunghi.  
Qualora il progetto fosse un semplice cubetto, date spazio al contesto con preesistenze, alberature, pavimentazione e arredo urbano.


Il Danteum, Terragni, 1938


Fate attenzione all'aberrazione prospettica. Ponete, cioè, correttamente l'edificio rispetto al punto di vista dell'osservatore. 
Un consiglio (pratico) è quello di porre i due fuochi molto distanti fra loro per posizionare l'oggetto al centro della vista e in modo tale che le linee di fuga che definiscono i prospetti principali non siano troppo inclinate rispetto alla linea di terra.
I volumi saranno così più proporzionati e la prospettiva più simile alla vista umana.



Le ombre e il chiaro scuro, come già avevamo visto per prospetti e planivolumetrici, sono necessari nelle prospettive per dare profondità all'oggetto rappresentato. 
Gli oggetti architettonici, solitamente, hanno tre facce principali perpendicolari fra loro che vanno campite con 3 diversi toni degradanti. 
Per quando riguarda l'ombra a terra dell'edificio basterà calcolarla approssimativamente e disegnarla da un lato (quello che abbiamo colorato con il tono di grigio più scuro) dell'edificio.



Se tutti questi suggerimenti non vi sono bastati e la prospettiva ha ancora qualcosa che non va, basterà usare un vecchio trucco: mettere un albero o una figura umana laddove il progetto non vi convince troppo e "occultare il misfatto". 



Ricordatevi che durante la prova non bisogna strafare a tutti i costi e il tempo massimo da dedicare alla prospettiva è mezz'ora. Se ritenete di non essere abbastanza rapidi o non siete ancora sicuri dei vostri disegni, riducete le dimensioni della prospettiva. Ridurrete così anche la mole di dettagli da rappresentare e la possibilità di sbagliare qualcosa.





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2 commenti:

  1. "Se tutti questi suggerimenti non vi sono bastati e la prospettiva ha ancora qualcosa che non va, basterà usare un vecchio trucco: mettere un albero o una figura umana laddove il progetto non vi convince troppo e "occultare il misfatto".
    concordo! una bella quercia secolare e il gioco è fatto! ;)

    quando ho fatto la prova io l'ultima volta, chiedevano un'assonometria o una prospettiva, ed io mi sono cimentata nella vecchia e cara assonometria cavaliera, ricordo delle scuole medie.

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    Risposte
    1. ....ottima tecnica ;) Anche se forse una prospettiva fa più scena :) Prova ad esercitarti anche su quella :)

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